Mer. Dic 4th, 2024

VERIFICHE E VALUTAZIONE in tempo di sospensione delle attività didattiche

(in particolare per il secondo ciclo)
di Alessandra RUCCI

Nuovi orizzonti per la valutazione formativa (e sommativa)

Appare evidente che un momento di criticità e di emergenza nazionale come quello che stiamo vivendo richieda a tutte le componenti scolastiche uno sforzo d’ingegno e di adattamento.

Se la necessità di ricorrere a forme di didattica a distanza è ormai assodata, dato il possibile protrarsi della sospensione delle attività in presenza diventa indispensabile definire linee guida per il controllo dell’efficacia del processo (valutazione formativa) e cominciare ad aprire un confronto costruttivo su come condurre la valutazione sommativa.

Lo scenario che si cercherà di delineare è adattabile a scuole che hanno avviato forme di didattica a distanza e che si stanno interrogando sugli orizzonti futuri della verifica e della valutazione, con l’intento di individuare i margini di opportunità aperti dall’uso del digitale.

Recuperare il ruolo della valutazione formativa

Nel momento attuale, in attesa di conoscere le decisioni del governo per il dopo 3 Aprile p.v., è opportuno sottolineare che l’ansia di accumulare valutazioni non è costruttiva, mentre recuperare il ruolo della valutazione formativa e praticarla con frequenza e regolarità, tenendone nota, ci sarà particolarmente utile quando dovremo affrontare il nodo della valutazione sommativa.

Se nella didattica in presenza è spesso trascurata quando non assente, nella didattica a distanza il suo ruolo, accompagnato da una robusta azione di feed-back, assume un’importanza cruciale, in quanto serve a sopperire alla mancanza delle interazioni immediate che sono caratteristiche della compresenza di docenti e discenti nello stesso spazio fisico.

In aula con un solo sguardo il docente riesce a cogliere una molteplicità di segnali dalla comunicazione non verbale, mentre è assai più difficile captare la reazione dello studente durante una spiegazione o un’esercitazione in videoconferenza o durante lo svolgimento di una consegna, specie se non vi è un riscontro successivo che permetta di avere il polso della situazione.

Durante l’attività sincrona on line, in special modo se agli studenti è richiesto di spegnere la webcam per agevolare la connessione, il rischio di distrazioni è particolarmente elevato e va dalla possibilità di allontanarsi dalla stanza a quello di navigare sul web o videogiocare o chattare o impegnarsi in altre attività.

La valutazione come feedback costruttivo

La valutazione formativa non pone particolari problemi, si può agilmente condurre attraverso il controllo e la restituzione di compiti e consegne assegnati per il lavoro domestico nelle aule virtuali, attraverso la frequente richiesta di feed-back durante le attività sincrone di videolezione e anche con l’apertura di forum o chat nel momento immediatamente successivo alla lezione o in tempo reale.

Se le regole di organizzazione dell’attività sono chiare in partenza, lo studente saprà di poter essere interpellato dal docente e saprà anche che la qualità dei suoi interventi in chat o in forum sarà considerata un indicatore del suo grado di attenzione.

Distinguere con chiarezza il momento formativo dal momento sommativo ci permetterà di scaricare gli studenti dall’ansia della prestazione e dalla tentazione di copiare o di ricorrere ad aiuti vari e ci consentirà di avere un quadro di volta in volta realistico della loro progressione, utile ad integrare il giudizio che scaturirà in futuro dalla valutazione sommativa.

La verifica: tra nuove modalità e responsabilità degli allievi

I tempi sembrano ormai maturi per cominciare a riflettere su nuove proposte di verifica che, adattandosi alle caratteristiche del mezzo, possano da un lato rendere attendibile la prova, dall’altro spingere ad una maggiore attenzione alle competenze.

È evidente che, mancando la compresenza nello spazio fisico, lo studente non è più sotto il controllo del docente e potrebbe avvalersi di una serie di ausili e supporti con il rischio di falsare la prestazione.

Ciò implica da un lato la necessità di far leva sulla responsabilizzazione degli studenti (si potrebbe pensare anche alla stesura condivisa di un codice d’onore), dall’altro di ripensare profondamente l’azione della verifica.

Il primo elemento da tenere in considerazione è che molti dei riferimenti validi nell’attività didattica in presenza saltano.

Come svolgere le prove, quante svolgerne, come adattare le prove consuete ad un contesto totalmente differente, come fare a destreggiarsi con il digitale e con lo spettro del “copia-incolla”.

Proviamo a pensare alla nuova condizione che stiamo affrontando come ad un’opportunità e cerchiamo di vedere il positivo che schiude.

La verifica tradizionale di solito ruota intorno ad un numero molto limitato e limitante di prestazioni, è una verifica “carta e penna” o “voce” e diffida dello strumento digitale, che invece è di per sè un potente rivelatore di competenze.

Essere costretti ad utilizzarlo ci permette di ricorrere (finalmente!) ad una serie di strumenti non tradizionali che fanno emergere diverse intelligenze, attitudini e talenti e possono rimotivare studenti che nelle attività tradizionali soffrono.

Partendo dai più tradizionali e scontati ci avventureremo verso compiti più sfidanti che potranno riservarci grandi sorprese anche quando l’emergenza sarà finita.

Colloquio individuale

Accorgimenti tecnici

La classe è collegata, gli studenti sono in video,

L’interrogato ha la webcam accesa, sguardo in camera come se effettivamente guardasse negli occhi il docente.

Per matematica e fisica occorre dare agli studenti la possibilità di utilizzare lavagne condivise come ad esempio Jamboard (di GSuite) oppure GeoGebra in condivisione dello schermo, in modo che il docente possa controllare e valutare quanto lo studente dice ma anche ciò che scrive contemporaneamente. Tutto ciò che viene scritto su Jamboard può essere esportato in pdf e dunque è come se la lavagna non si cancellasse mai.

Modalità

Vanno formulate domande non riproduttive, ma tali da lasciare emergere il ragionamento (“Perché…?”, “Cosa te lo fa dire?”, “Quali evidenze porti?” ecc ecc).

In altre parole, la verifica orale (come dovrebbe in verità essere anche in presenza) punterà a misurare le competenze e le abilità e non le sole conoscenze.

Durante lo svolgimento di problemi o esercizi è opportuno chiedere allo studente di verbalizzare il procedimento che sta seguendo. Il docente può interrompere, stimolare collegamenti e approfondimenti.

Esposizione di un argomento

Accorgimenti tecnici

La classe è collegata, gli studenti sono in video, l’interrogato ha la webcam accesa, sguardo in camera come se effettivamente guardasse negli occhi il docente.

L’argomento che sarà esposto potrà essere semplicemente frutto di un’attività di studio, o di un’attività di ricerca o approfondimento svolta individualmente o nell’ambito di un gruppo.

Modalità

Dopo un primo breve momento, nel corso del quale l’alunno è lasciato libero di introdurre l’argomento o gli argomenti oggetto della verifica, è opportuno passare ad una fase durante la quale il docente pone più domande a risposta breve, verificando la prontezza e la pertinenza con cui lo studente risponde alle sollecitazioni e la capacità di operare collegamenti con argomenti attinenti.

L’obiettivo di questa seconda fase della verifica è di accertare che lo studente non stia leggendo o ricorrendo a qualunque tipo di aiuto esterno. Le domande saranno poste in modo veloce ma lasciando comunque spazio al ragionamento.

La verifica può prevedere anche una terza fase per l’accertamento di competenze, attraverso domande che portino lo studente ad ipotizzare scenari, formulare ipotesi, risolvere compiti di realtà.

Compiti a tempo

Accorgimenti tecnici

Diverse piattaforme consentono di somministrare compiti veloci, a tempo, che possono essere proposti agli studenti immediatamente dopo una fase di spiegazione o illustrazione.

(Quizzes, QuestBase, Kahoot; ecc)

Modalità

La videolezione non può mai avere una durata eccessiva perché la curva dell’attenzione è molto meno duratura che in presenza. Intervallare la spiegazione con compiti veloci permette di conseguire due obiettivi: valutare l’attenzione degli studenti e verificare l’efficacia dell’intervento didattico.

Anche in questo caso occorre formulare domande “non googlabili”, strettamente inerenti l’illustrazione dell’argomento appena illustrato e sempre di ragionamento.

Le stesse piattaforme che permettono di somministrare i compiti forniscono generalmente il report dell’andamento della classe oltre che i risultati individuali.

I compiti possono essere composti solamente da domande a risposta multipla o anche da un mix di domande chiuse e aperte, in base a ciò che il docente desidera verificare.

Compiti su Google Moduli

Accorgimenti tecnici

Nell’ambiente Google Classroom è possibile creare dei “compiti con quiz” generando dei Moduli (Google Forms).

Selezionando la voce “importa voti” è possibile importare su classroom le valutazioni assegnate durante la correzione del form.

In alternativa è possibile creare il modulo direttamente da Google Moduli ed inserirlo come link quando si crea il “compito” su Classroom. In questo caso tuttavia non è possibile attivare l’importazione automatica delle valutazioni.

Le risposte date dagli studenti si riversano automaticamente in un foglio di lavoro.

Modalità

Questi compiti possono essere una variante dei compiti a tempo se somministrati durante la lezione in videoconferenza, ma possono essere anche assegnati da svolgere in differita, avendo cura di formulare domande ben strutturate e che richiedano risposte di ragionamento, come negli esempi precedenti.

Anche in questo caso è possibile somministrare sia domande con risposta a scelta multipla che domande aperte.

Verifiche scritte (saggi, relazioni, ecc)

Accorgimenti tecnici

Per evitare fenomeni di plagio può essere utile fare uso di appositi software come Compilatio.

Le verifiche scritte possono essere svolte con una molteplicità di supporti.

Modalità

Anche in questo caso la strutturazione della consegna deve essere tale da evitare il facile ricorso a materiali preconfezionati e deve stimolare al contrario l’uso di elementi di personalizzazione, riflessione, ragionamento, collegamenti.

Un particolare valore aggiunto può derivare dal fatto che, utilizzando lo strumento digitale per svolgere un compito scritto, questo può essere “aumentato” con il ricorso a finestre ipertestuali. Una parte della consegna può vertere sull’apertura di collegamenti su determinate parole del testo, o scelte dal docente o lasciate a discrezione dello studente.

La pertinenza e l’originalità di questi collegamenti permetterà di acquisire elementi preziosi per la valutazione di competenze.

Il successivo riscontro orale con richiesta di motivare le scelte potrà rendere la prestazione più attendibile.

Commenting

Accorgimenti tecnici

Utilizzando software come “Now Comment”, “ActivelyLearn” (che è disponibile anche come plug-in di Gsuite), “Genius”, o anche più semplicemente un documento condiviso in modalità di scrittura collaborativa, il docente può caricare in piattaforma dei testi e chiedere agli studenti di lavorare su di essi con commenti “a margine” di porzioni specifiche.

Esiste la possibilità in alcune piattaforme di caricare anche immagini e video e promuovere su queste un lavoro di commento.

Modalità

Gli strumenti sopra menzionati possono essere utilizzati in modalità sincrona o asincrona.

Nel caso di uso in modalità sincrona il docente ha la possibilità di seguire direttamente il processo di scrittura dello studente.

Il tipo di lavoro che si può svolgere su testi o immagini in queste piattaforme è “di commento” e “di aumento”.

Nel primo caso il docente, attraverso domande-stimolo mirate, guida lo studente a formulare dei commenti sul testo che possono essere di vario tipo, letterario, stilistico, linguistico, intertestuale e/o intratestuale, di riflessione personale.

Il lavoro di commenting non è limitato alle sole discipline umanistiche, ma può utilmente coinvolgere anche le materie scientifiche e matematiche. In questo caso possono essere sottoposti a commento immagini da illustrare, formule, testi scientifici, video, ecc.

Nel caso del lavoro di “aumento” del testo o dell’immagine, si chiede allo studente di arricchire il materiale caricato attraverso collegamenti con film, opere d’arte, brani musicali, altre opere letterarie, altri argomenti scientifici, link di approfondimento ecc..

I compiti di commento, oltre che in modalità asincrona o sincrona, possono essere assegnati in forma individuale o di gruppo. Nel caso in cui il commento sul testo sia svolto dall’intera classe o da gruppi di studenti, si dà luogo ad una vera e propria forma di social reading.

Il commenting può essere oggetto di ulteriore prova orale successiva, volta a verificare la reale originalità del lavoro svolto (sempre attraverso domande come “Perché hai scritto questo?”, “Che cosa ti ha portato a fare questo collegamento?”)

Mappe Mentali

Accorgimenti tecnici

Esiste una gamma vastissima di strumenti semplici e gratuiti per creare mappe mentali digitali.

A titolo di esempio citiamo: FreeMind, Mind42, Coggle, ecc

Tutti questi strumenti permettono di esportare le mappe create o di visualizzarle attraverso dei link.

Modalità

Una mappa mentale non si può googlare, non si può copiare, è divertente da costruire, si può “aumentare” con molti collegamenti ipertestuali e generalmente gli studenti si divertono molto a costruirne a partire da un nodo scelto autonomamente (da un argomento/tema dato) o assegnato.

Si tratta poi di uno strumento utilmente utilizzato con gli studenti DSA.

Le mappe riproducono percorsi mentali, connessioni, evidenziano l’apprendimento profondo e sono strumenti molto potenti per dare conto del processo di costruzione della conoscenza.

La mappa può essere semplicemente corretta e valutata come compito scritto, oppure può servire da supporto alla verifica orale.

Blogging

Accorgimenti tecnici

Esistono in rete diversi software per creare blog, il più agevole dei quali è sicuramente Blogger di Google.

Modalità

Il blog può essere lanciato dal docente a partire da un tema, un brano, un’opera d’arte, una lezione svolta, ecc. su cui si intende promuovere una riflessione profonda, oppure può essere strutturato come blog di classe in cui, di volta in volta, si scrivono post su argomenti diversi.

La differenza sostanziale con il commenting è che non si lavora in questo caso a margine del testo, ma si interviene con commenti liberi a partire da uno stimolo.

Anche in questo caso è importante sottolineare che, nonostante l’apparenza, il blog non è appannaggio delle sole discipline umanistiche, ma si può dar vita efficacemente ad un blog matematico, scientifico, di economia, ecc…

Può essere gestito e moderato dal docente o anche co-gestito con alcuni studenti moderatori.

In un blog possono essere messe in gioco diverse competenze, dalla capacità di interagire in modo autonomo, costruttivo ed efficace, alla qualità ed originalità dei contributi, valutando positivamente quelli che permettono un accrescimento della conoscenza della comunità e quelli che affrontano problemi da prospettive differenti.

Per gli eventuali studenti-moderatori si può valutare anche la competenza a gestire il flusso della comunicazione e a rilanciare la discussione.

Per valutare il lavoro nei blog è quanto mai opportuno operare delle categorizzazioni degli interventi, distinguendo a monte le loro funzioni e graduandone la valutazione.

Debate

Accorgimenti tecnici

È sufficiente disporre di una “stanza virtuale” che funga da aula, in cui il docente lancia il claim, lasciando la parola ai diversi gruppi e svolgendo la partita come solitamente si svolge in presenza e con gli stessi ruoli.

Modalità

È evidente che il momento del debate rappresenta, come anche in presenza, il momento finale di un lavoro iniziato in precedenza dal docente su un tema sul quale gli studenti, in un tempo definito, devono prepararsi consultando fonti e strutturando argomentazioni.

Il debate permette di valutare una pluralità di competenze: linguistiche (sia in lingua italiana che in lingua straniera), espositive, argomentative, logiche, di analisi e scelta delle fonti, di rispetto dell’avversario, ecc.

Esperimenti e relazioni di laboratorio

Accorgimenti tecnici

In assenza di un laboratorio fisico è possibile lavorare con gli studenti in laboratori virtuali.

Esistono numerosi portali che mettono a disposizione ambienti di simulazione (il più famoso è PhET dell’Università del Colorado che è disponibile anche nella versione in lingua italiana).

Modalità

In modalità sincrona lo studente interrogato condivide il suo schermo mentre opera nel laboratorio virtuale e agisce sugli elementi dell’esperimento.

In modalità asincrona lo studente può registrare il proprio schermo mentre svolge l’esperimento simulato e verbalizza le operazioni che svolge.

Lo svolgimento di un esperimento virtuale può dare luogo ad una relazione, come nel laboratorio fisico e a formulazione di ipotesi.

Nuovi strumenti per valutare (non solo in emergenza)

La maggior parte dei compiti non tradizionali che si è provato ad illustrare ha contenuti di competenza per i quali non tutti dispongono di strumenti di valutazione. È questo allora un buon momento per affrontare il tema, poiché passata l’emergenza è facile che, colto il valore, non riusciremo più a rinunciare ai nuovi compiti.

È pertanto fondamentale che le articolazioni di lavoro del collegio dei docenti (dipartimenti disciplinari) costruiscano strumenti ad hoc, coerenti con le competenze che si andranno a accertare. Particolarmente utili sono le rubriche di competenza, per la cui creazione sono anche disponibili vali ausili on line, purtroppo solo in lingua inglese o spagnola.

Trattandosi di dover sviluppare nuovi dispositivi di valutazione il lavoro collegiale è indispensabile, lo è sempre, ma più che mai nella situazione di emergenza in cui i docenti sono particolarmente affaticati per la necessità di dover ristrutturare la propria didattica e hanno bisogno di sostenersi e aiutarsi evitando inutili duplicazioni di lavoro.

Nuove prove, compiti non tradizionali e una sistematica valutazione formativa, con numerose osservazioni tracciate, rappresenteranno un sicuro guadagno sia se ci attenderà un rientro ad inizio aprile, sia se la didattica a distanza si protrarrà, poiché affronteremo più attrezzati e consapevoli la questione della valutazione sommativa.

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By emodica

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